Spesso mi viene chiesto se un determinato prodotto è realizzato in nappa o pelle, e questo mi fa capire che c’è forse un pò di confusione nel capire bene a cosa ci si riferisce.
Così ho voluto dedicare un breve articolo per spiegarti bene cosa sia questa tipologia di pellame.
Inizialmente con questo termine venivano identificate solo pelli di agnello che, grazie ad una specifica concia, risultavano essere morbidissime e setose e venivano usate prettamente per realizzare guanti.
Cos’è la Nappa
Al giorno d’oggi per Nappa si intendono tutti quei tipi di pellami di origine bovina o ovina, come per la maggior parte dei pellami utilizzati nella pelletteria, che hanno come caratteristiche una grande morbidezza ed elasticità, spessori fini e texture leggere.
La rifinizione è di norma non coprente, ovvero pura anilina o semi-anilina, e ciò significa che nella maggioranza dei casi si tratta di pellami di buona qualità, con rifinizioni leggere che permettono di osservare il pieno fiore della pelle.
In questo articolo parlo della pelle anilina.
Come viene utilizzata la Nappa
Per tutte queste sue proprietà è utilizzata nella maggior parte dei casi nella produzione di portafogli in pelle, abbigliamento, calzature, tappezzeria per automobili e per alcuni modelli di borse in pelle.
Differenze tra pelle e nappa
Quindi se ti stai ancora chiedendo se c’è differenza tra pelle e nappa, la risposa è no, in quanto la nappa non è altro che una determinata tipologia di pelle, utilizzata per scopi specifici in cui è essenziale l’elasticità e non è fondamentale un grosso spessore.
Va quindi curata e tratta come un qualsiasi altro pellame, ma risulta più delicato in quanto è molto più sottile di un cuoio.
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